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| Facebook, con il 'mi piace' il Web sa tutto di te  Uno studio svela come l'utente metta in Rete molte informazioni sulla sua persona e sulla propria personalità, incluse quelle relative alla vita privata e alle tendenze politiche
È sufficiente un semplice clic sul tasto "Mi piace" su Facebook, per mettere a nudo tutte le sfaccettature caratteriali e delineare i profili degli utenti con un bassissimo margine di errore. È quanto afferma una ricerca dell'università di Cambridge che ha analizzato i dati di 58mila utenti statunitensi di Facebook, che tra il 2007 e il 2012 hanno deciso di aderire offrendo volontariamente i propri dati. È bastato assemblare le preferenze espresse ("like") assieme ad altre informazioni, per riuscire a ricostruire con grande accuratezza l'identikit della persona prese in esame.
Michal Kosinski, responsabile della ricerca, spiega: "Di media, i partecipanti hanno espresso circa 170 mi piace. Qualcuno ha apprezzato solo una cosa, altri hanno cliccato su migliaia. Abbiamo deciso di orientare lo studio tra il singolo Like e i 700". La validità della ricerca è stata anche confermata da autorevoli rappresentanti del mondo accademico che hanno visionato lo studio. Sam Gosling, psicologo all'Università di Austin in Texas, ha affermato: "Le microinformazioni che lasciamo in giro possono essere analizzate in maniera certosina dai computer. Non solo definendo un profilo, ma anche prevendendo scelte future". Per Facebook questa non è una novità: "Ogni elemento di informazione, non solo digitale, può aiutare le scienze sociali a definire con precisione un individuo".
Il livello di precisione dei risultati non sembra lasciare dubbi sull'accuratezza dell’algoritmo messo a punto dai ricercatori. Per quanto riguarda l'orientamento sessuale, ad esempio, è stato centrato nell'88% dei casi, senza che l'utente lo avesse dichiarato nel proprio profilo Facebook. Il sesso maschile è stato identificato l’88% delle volte, il colore della pelle è stato determinato con successo nel 95% dei casi. Non solo, i ricercatori sono riusciti a riconoscere l’orientamento politico tra democratici e repubblicani nell’85% dei casi.
"Chiunque abbia un minimo di dimestichezza con la raccolta dati può arrivare a queste conclusioni - avverte Michael Kosinski - Potrebbe essere pericoloso rivelare, senza accorgersene, orientamento sessuale e religioso. Soprattutto in Paesi poco liberali".
fonte: http://www.pcself.com/primopiano/flash/fac...i-te_10309.html |
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